Pellegrinaggio in Terra Santa dal 29 settembre al 5 ottobre 2023

La Luogotenenza della Sicilia ha compiuto il Pellegrinaggio in Terra Santa, dopo la pausa dovuta alla pandemia, nei giorni compresi tra il 29 settembre e il 5 ottobre di quest’anno.

Il gruppo di Pellegrini è stato formato da cinquantadue persone, tra le quali quaranta tra Cavalieri, Dame ed Ecclesiastici, e alcuni familiari.

Tra le note positive del Pellegrinaggio è stata la partecipazione di un gran numero di Cavalieri e Dame (ventisette) che, per la prima volta nella loro vita, hanno avuto la possibilità di visitare i Luoghi Santi.

Altra nota positiva è avere avuto la possibilità di essere stati spiritualmente guidati da S.Ecc.za Rev.ma Monsignor Domenico Mogavero, Priore della Delegazione di Mazara del Vallo, da Monsignor Filippo Sarullo, Cerimoniere Ecclesiastico di Luogotenenza e da Don Massimo Di Natale, Cerimoniere Ecclesiastico della Sezione di Siracusa.

Ulteriore nota positiva è stata quella di avere vissuto questa esperienza unica e formativa con un gruppo di persone che si sono ritrovate tra loro coese e motivate, che con naturalezza e attenzione hanno partecipato ad ognuna delle molteplici visite e attività del Pellegrinaggio, sempre ben indirizzate dalle assai professionali guide dell’agenzia organizzatrice e dall’insostituibile e costante fraterna disponibilità del Gr. Uff. Antonio Mirto, Cerimoniare Laico di Luogotenenza.

Un gran numero di partecipanti che per la prima volta, come detto, si sono recati in Pellegrinaggio in Terra Santa, ha subito fatto respirare un’atmosfera di viva attesa, di meraviglia, di coinvolgimento da loro trasmessa e da tutti percepita.

Avere poi la possibilità in ogni luogo visitato di ascoltare proclamata dai dotti e al contempo affabili Presbiteri la Parola e la Sua esposizione, così come la celebrazione Eucaristica giornaliera, con appassionate e appassionanti omelie, o la Via Crucis compiuta lungo la Via Dolorosa, o l’ingresso solenne e la Santa Messa celebrata nella Basilica del Santo Sepolcro, ci ha concretamente arricchiti, consentendoci di vivere questa esperienza letteralmente immersi nella spiritualità che promana dai Luoghi Santi, lasciando talvolta attoniti e senza parole, e silenziosamente coinvolti nella profondità della propria persona.

E, tra le altre, la gioia di assistere nella sala capitolare del Patriarcato di Gerusalemme, in una cerimonia ordinata e densa di profondi significati, alla consegna di un gran numero di conchiglie del Pellegrino a coloro che si sono recati per la prima volta in Terra Santa.

E come non ricordare, poi, la magnifica opportunità che è stata offerta a tutto il nostro gruppo, di visitare il Seminario di Beit Jala, incontrare il Rettore, i Presbiteri che ivi insegnano e i ventuno Seminaristi, tra i quali colui che sosteniamo negli studi (ormai giunti al terzo anno) con la borsa di studio intitolata al nostro amato Gran Priore di Luogotenenza, S.Em.za Rev.ma il Cardinale Paolo Romeo, a testimonianza viva e concreta del nostro pur modesto ma assai sentito impegno per la formazione di nuovi Sacerdoti in una Terra che ne ha tanto bisogno.

Anch’Egli ci avrebbe guidati, se non si fosse dovuto recare al Concistoro indetto dal Santo Padre Francesco il 30 settembre in San Pietro, nel corso del quale è stato elevato alla porpora cardinalizia Sua Beatitudine Eminentissima Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, al quale, nel rallegraci di vero cuore, abbiamo confermato la nostra filiale vicinanza.

Certo, nel nostro Pellegrinaggio abbiamo percepito e ci è stato riferito delle grandi difficoltà in cui vivono giornalmente i Cristiani, il cui numero, purtroppo, registra una continua diminuzione; ma questa situazione deve rappresentare per noi Cavalieri e Dame ulteriore stimolo per sempre più significativamente operare a sostegno dei Confratelli e delle Consorelle in Terra Santa, vivendo e sentendo la missione che la Chiesa ci ha affidato.

Ma purtroppo, tutto quanto di costruttivo, fortificante e gratificante abbiamo vissuto, si è dovuto confrontare con le terribili e tragiche notizie che, appena rientrati, sono giunte da quegli stessi Luoghi lasciati da due giorni.Raccolti in preghiera per le vittime e auspicando che possa prevalere al più presto la pace, ci siamo ancor di più resi conto di avere ricevuto la grazia di avere compiuto con serenità il nostro Pellegrinaggio, e di essere stati risparmiati da complicazioni e momenti assai difficili.

E quanto vissuto in questi sette giorni deve, ritengo, non soltanto essere custodito nei nostri cuori, ma costituire anche motivo di riflessione e meditazione nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nelle locali realtà ecclesiali in cui siamo inseriti e a cui dobbiamo assicurare la nostra disponibilità e il nostro operativo contributo, cercando di confermare che il privilegio di essere Cavalieri e Dame dell’Ordine è un dono ricevuto che deve essere offerto con coerenza giornalmente e nella nostra ordinarietà.

​​​​​​Maurizio Russo

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