La richiesta crescente di conoscere la storia dell’Ordine e le sue finalità ha indotto questa Luogotenenza ad aprire un sito internet per la migliore diffusione delle notizie sulle sue origini e sul suo continuo divenire in favore della Terra Santa dove il Redentore è nato, vissuto, morto e Risorto.
Da qui la necessità di fornire anche ulteriori precisazioni sull’Ordine in Sicilia, sulle Chiese ad esso affidate,e sulle principali cerimonie effettuate alla presenza dei massimi esponenti e con grande partecipazione di popolo.
Cosicché per brevi accenni mi limiterò a semplici precisazioni, lasciando al visitatore del sito il maggior approfondimento nella ricerca.
L’Ordine, storicamente, risulta essere il più antico degli Ordini Sacri e Militari dovendosi ricollegare all’iniziale affidamento del Santo Sepolcro ad un gruppo di venti “fratres” per la Sua custodia e che, all’occorrenza, avrebbero dovuto anche impugnare le armi per la Sua difesa.
Successivamente, ad essi si aggiunsero i “confratres” con il compito specifico della difesa vera e propria.
Riordinato ed arricchito nei secoli di privilegi dai Sommi Pontefici, per vincoli storici, giuridici e spirituali l’Ordine è sotto la benigna protezione della Santa Sede.
É persona giuridica di diritto canonico, nonché persona giuridica vaticana, ed ha sede nello Stato della Città del Vaticano.
La Santa Sede, come ha più volte precisato anche a mezzo stampa, oltre i propri Ordini, riconosce soltanto l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ed il Sovrano Militare Ordine di Malta.
Le sue finalità sono quelle di:
a) rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa, osservando come base i principi della carità dei quali l’Ordine è un mezzo fondamentale per gli aiuti alla Terra Santa;
b) sostenere ed aiutare le opere e le istituzioni culturali, caritative, culturali e sociali della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del e nel Patriarcato Latino di Gerusalemme;
c) zelare la conservazione e la propagazione della Fede in quelle terre, interessandovi i cattolici sparsi in tutto il mondo, (uniti nella carità dal simbolo dell’Ordine,) nonché tutti i fratelli cristiani anche non cattolici;
d) sostenere, infine, i diritti della Chiesa Cattolica in Terra Santa.
Pertanto, le finalità dell’Ordine hanno il precipuo compito di operare in favore delle Opere ed Istituzioni Cattoliche di Terra Santa, determinandone così la sua specificità rispetto agli altri Ordini siano essi Pontifici che Cavallereschi in genere.
Ciò premesso, si rende indispensabile precisare anche cosa si intende per “Terra Santa”: territorialmente essa comprende Israele, la Palestina, la Giordania, nonché parte del Libano, della Siria e dell’Egitto; nel primo Stato è prevalente la religione ebraica, mentre in tutti gli altri lo è quella musulmana.
In così vasto territorio, i cattolici operanti, risultano essere appena 72.000; in particolare a Gerusalemme soltanto diecimila!
Si comprenderanno, quindi, quante e quali necessità abbisognano i cattolici colà dislocati, pressati per altro da quelle religioni prevalenti, tanto da non essere ben visti sia dagli ebrei in quanto arabi, che dagli stessi arabi in quanto non musulmani. Cosicché l’Ordine fa pervenire continuamente al Patriarcato Latino di Gerusalemme i contributi e le offerte dei Cavalieri e delle Dame per l’attuazione delle elencate finalità.
Vengono, cosi, a sostenersi l’Università cattolica, la costruzione di chiese con annesse sale parrocchiali per fini sociali, asili, ospizi, pensionati, ospedali. Si istituiscono corsi professionali ed altro, e si concedono anche mutui a fondo perduto per l’acquisto di abitazioni, affinché i nostri fratelli cattolici non vengano cacciati via dai proprietari professanti le altre religioni.
Particolare rilevante improntato alla nostra carità ecumenica, è il fatto che le realizzazioni di cui sopra sono aperte a tutti quelli che ne necessitano, indipendentemente dalla loro appartenenza alle altre religioni.
E considerato il contesto in cui si trovano a convivere le citate popolazioni, il modo migliore per abituarle alla pacifica convivenza è anche quello operato dall’Ordine del Santo Sepolcro che le segue per l’intero arco dell’esistenza, a cominciare dall’asilo sin dalla prima infanzia, e poi lungo il cammino della vita secondo le loro umane necessità.
“I membri dell’Ordine sono chiamati, pertanto, a svolgere attività specifiche che comprendono l’educazione, la diffusione di informazioni, la promozione di una pubblica consapevolezza per il riconoscimento e la difesa della dignità umana di ogni persona, il rispetto per i fondamentali ed inalienabili diritti dell’uomo, l’eguale giustizia sotto la legge, la libertà e l’assenza di discriminazioni, la sicurezza, lo sviluppo umano ed una adeguata qualità della vita”.
Non mi stancherò, pertanto, di ripetere che quella dei Cavalieri e delle Dame del Santo Sepolcro è una “chiamata vocazionale”; il mantello che noi indossiamo, da iniziale mantello di guerriero che partiva per le crociate, costituisce oggi il nostro “abito da chiesa”, e allorché ci è stato e viene imposto con le relative insegne nella solenne cerimonia d’investitura, esso vuole avere lo specifico significato di una “consacrazione” con tutto ciò che tale termine comporta. Come “missionari” quindi, i Cavalieri e le Dame debbono costantemente agire, onde conseguire al meglio i fini dell’Ordine in favore della Fede Cattolica in Terra Santa.
Al lettore, pertanto, ogni ulteriore approfondimento per meglio apprezzare gli sforzi continui e costanti che i Cavalieri e le Dame, sia con le preghiere che con gli aiuti economici, sono tenuti ad operare per mantenere in vita il Patriarcato Latino di Gerusalemme, così come espressamente voluto e affidatoci dal Santo Padre.